Marco Cribioli

Marco Cribioli

Sono nato a Busto Arsizio il 16 settembre del 1972.

Mi sono Laureato in Psicologia all’Università Torino e diplomato alla Scuola di specializzazione in Psicoterapia centrata sulla Persona di Milano. Penso di essere uomo, marito, padre appassionato delle buone relazioni, sostenitore della dialogicità come espressione democratica.

Condivido la responsabilità della cooperativa Albatros insieme a colleghi e professionisti a partire dal 1 dicembre 2010, con cui realizzo progettazioni psicoeducative radicate nei nostri territori di lavoro e di vita.

Sono un amante dei viaggi lenti a piedi e/o in bici, del buon vino e della cucina se occasione conviviale di amicizia e fraternità. Condivido con Angela, donna di cui sono innamorato, l’idea di una vita famigliare rispettosa e consapevole e affronto non senza fatica le sfide quotidiane. Amo i mei due figli Giulio e Alice che stimo profondamente e nei confronti dei quali mi auguro di lasciare il passo perché crescano liberi e felici.

Credo nella possibilità di un risveglio della coscienza individuale per il conseguimento del bene comune.

Attualmente ricopro il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa e svolgo attività di psicoterapia all’interno di Albero centro per la persona e la famiglia. Inoltre mi occupo di progettazione, formazione e supervisione in un’ottica di continua ricerca e innovazione.

Il lavoro per me

  • Legami sociali, costruzione di relazioni umane che producono e generano bellezza: arte e conoscenza, esperienza, fare insieme
  • Incontro, persone che decidono di avvicinarsi l’uno all’altra, ognuno con la propria storia, spontaneamente e con onestà senza altra finalità
  • Desiderio, non può mancare il desiderio e il sogno che qualcosa sia diverso. Fonte inesauribile di cambiamento e movimento, nasce dalla carenza del reale e volge il suo cammino dove le stelle segnano il percorso

I miei interessi

  • Cinema, teatro, letteratura, arte e musica: le forme espressive dell’uomo. Come raccontare se stessi oltre la parola
  • Calcio: unica forma di dipendenza (l’Inter) con cui lotto da sempre per vivere libero e consapevole
  • La natura: mi riporta ad una consapevolezza biologica di esistenza, mi radica alla terra che rispetto e difendo sempre